Una guida agli incentivi statali per l’energia solare per un futuro più sostenibile
Oggi l’energia solare ricopre un ruolo fondamentale. Tale aspetto, affermato all’interno della ambiziosa strategia dell’Unione europea che, per contrastare i cambiamenti climatici, prevede sia di ridurre l’emissione di gas a effetto serra, sia di aumentare la sicurezza energetica (Si veda articolo precedente https://www.zotecsolar.com/2024/07/05/manutenzione-e-smaltimento-di-un-impianto-solare-fotovoltaico/), lo si può cogliere anche rispetto alle due parole che costituiscono le priorità del nuovo Parlamento europeo, ovvero “industria” e “ambiente“.
L’Italia, in tale contesto, al fine di raggiungere gli obiettivi in materia di ambiente ed energia fissati dall’Unione europea, ha adottato una serie di misure e riforme volte a favorire la transizione ecologica, (già previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza noto come “PNRR“).
L’ultima legge di Bilancio, infatti, approvata a fine dicembre 2023, prevede il cosiddetto “bonus ristrutturazione al 50%”, che stabilisce come spese ammissibili la realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
La prima Manovra finanziaria del nuovo Governo in carica ha, difatti, stanziato 31 miliardi euro, di cui 21 miliardi sono stati destinati a misure contro il caro bollette e a potenziare le fonti rinnovabili, tra cui quella dell’energia solare. Le detrazioni previste consentono di portare in deduzione in dieci anni il 50% o, in alcuni casi il 65% le spese effettuate dai privati per la realizzazione di impianti fotovoltaici e le pompe di calore. L’Italia, quindi, dispone di diversi strumenti che permettono, tramite incentivi statali, di usufruire dell’energia solare.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli incentivi statali per l’energia solare a disposizione:
Superbonus 110%
Dal 2024 il superbonus è stato ridotto al 70%. Per accedere a tale incentivo (tramite il quale è possibile ottenere la possibilità di sconto fino al 70% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica) è necessario associare l’installazione di pannelli fotovoltaico ad un intervento “trainante” come, ad esempio, l’isolamento termico dell’edificio o la sostituzione di impianti di climatizzazione inquinanti con pompe di calore o caldaie a condensazione. E’ indispensabile che vi sia un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio – miglioramento della certificazione energetica APE). E’ possibile usufruire del superbonus 70% fino al 31 dicembre 2024 (attraverso la richiesta della detrazione IRPEF tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi), poi l’aliquota verrà abbassata al 65%.
Bonus Ristrutturazione 50%
Il Bonus Ristrutturazione offre una detrazione fiscale del 50% sulla spesa totale sostenuta per la realizzazione di un impianto fotovoltaico (con o senza accumulo). Tale misura è prevista, nello specifico, dal Testo Unico delle imposte sui redditi (Art. 16 bis) (https://www.brocardi.it/testo-unico-imposte-redditi/titolo-i/capo-i/art16bis.html). Si prevede che tale detrazione rimanga valida fino al 2024, per tale motivo per chi ne volesse usufruire è consigliabile richiederla il prima possibile.
È possibile richiedere tale agevolazione per una spesa massima di 96 mila euro (ripartito in 10 rate annuali e ricopre le spese di progettazione, manutenzione e sopralluoghi). Inoltre, per gli interventi effettuati prima del 16 febbraio 2023, è valido sia lo sconto in fattura sia la cessione del credito.
Anche in questo caso, si può procedere alla richiesta attraverso la detrazione IRPEF tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi.
Ecobonus Pompa di Calore al 65%
Nel caso si voglia acquistare una pompa di calore di nuova generazione è possibile accedere alla detrazione fiscale del 65% della spesa totale sostenuta per l’installazione.
La detrazione può essere richiesta su un investimento massimo di 96 mila euro per immobile (ripartito sempre in 10 rate annuali) e l’intervento deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2024.
Fondo Reddito Energetico
Il reddito energetico, previsto dal decreto MASE (08/08/2023), è un contributo in conto capitale. Tale incentivo statale nasce con l’idea di voler dare sostegno alle famiglie con difficoltà economica (ISEE inferiore a 15.000 euro o inferiore a 30.000 euro con almeno quattro figli a carico) che desiderano installare pannelli fotovoltaici per ridurre i costi energetici.
Le risorse stanziate ammontano a circa 200 milioni di euro da suddividere tra il 2024 e il 2025; con 80 milioni di euro alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 20 milioni di euro alle restanti Regioni e Province Autonome.
La domanda, da inoltrare direttamente dalla piattaforma dedicata del “GSE” (Gestore dei Servizi energetici – https://www.gse.it/) previa iscrizione o identificazione tramite SPID, deve essere presentata dal 5 di luglio 2024 fino al 31 dicembre 2024.
Iva Agevolata al 10%
Tale agevolazione prevede che per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico (con o senza sistema di accumulo) o pompe di calore il contribuente possa beneficiare di un’aliquota IVA ridotta dal 22% al 10%. L’agevolazione è garantita a chiunque acquisti un impianto fotovoltaico sul territorio italiano.
Conclusione
In conclusione, in un mondo ormai fortemente dipendente dalle risorse energetiche fossili, con i prezzi che oscillano e hanno ripercussioni sulle nostre bollette, l’energia solare, nello specifico, gli impianti fotovoltaici e le pompe di calore, rappresentano una valida e principale via di uscita che, attraverso i vari incentivi statali, permetteno di contrastare il caro energia e produrre autonomamente l’energia necessaria per soddisfare il proprio fabbisogno.
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